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Gli errori che rovinano il tuo blog

Gli errori che rovinano il tuo blog

Il Blog è fondamentale

Il Blog è una parte centrale del tuo sito e della tua strategia web. In questa sezione vengono raccolti tutti quei contenuti che sono il cuore della comunicazione online che desideri attuare.

 

Oggi non ti parleremo di quanto sia importante avere un blog, perché ormai lo sanno tutti che Content is the King! 

Oggi vogliamo parlarti di alcuni gravi errori che possono rovinare il tuo blog e frenarti nel raggiungere i tuoi obiettivi.

Non iniziare mai

Spesso quando decidi di dedicare tempo ed energie al tuo nuovo blog prepari tutto con cura e rimandi l’uscita del tuo primo articolo a quando tutto sarà perfetto. Attento! La perfezione è sicuramente una nobile aspirazione ma può essere nemica di chi inizia un nuovo progetto. Buttati! Anche se tutto non è precisamente a posto puoi partire e grazie all’esperienza migliorare passo dopo passo.

Non Partire con una strategia

 

Una delle prime componenti che devi preparare è la strategia. Facile a dirsi! Ma dove iniziare? Beh se non hai idea, puoi prendere spunto dai tuoi competitors. Osserva attentamente come si muovono i migliori del settore e pensa come puoi creare un piano di comunicazione strategico utile ai tuoi obiettivi.

Copiare

Per la strategia e per i contenuti non copiare! Osservare i tuoi competitors è una cosa utile, scopiazzare di sana pianta è inutile e dannoso. In prima battuta perché Google detesta i contenuti duplicati. Se copi, stanne certo, prima o poi verrai beccato. Inoltre copiare non ti sarà di nessun aiuto. Quello che funziona per un progetto non è detto che funzioni per un altro e poi se non ci metti niente di tuo, perché aprire un blog ?

Non fare un piano editoriale

La pianificazione è una componente fondamentale della tua strategia. Programma mese per mese un piano editoriale che vada a progettare quando e quali contenuti vuoi pubblicare. Questo documento è molto importante si tratta di una vera e propria bussola che ti orienterà e farà in modo che il tuo blog mantenga sempre la giusta rotta anche nei giorni più tempestosi. Ricorda sempre di ritagliarti dei momenti per fare il punto della situazione e vedere se l’andamento del tuo progetto è coerente con i tuoi obiettivi.

Limitarsi al blog

Aprire un blog è sicuramente sempre un’ottima scelta. Ma per fare funzionare come vorresti un blog ci sono altre armi che ti possono aiutare molto.

  1. Social Network: aggregatori di contenuti favolosi. Se, per esempio, condividi gli articoli del tuo blog sulla tua pagina Facebook, se crei un’infografica con i tuoi contenuti per Instagram aumenterai la tua audience.
  2. Newsletter: le mail non sono morte, se hai una buona lista di contatti mail per il tuo lavoro crea un mailing mensile che inviti i tuoi destinatari a leggere i tuoi contenuti.
  3. Esci dal Blog: coltiva non solo i contenuti ma anche i rapporti con altri blogger del tuo settore. Un’intervista, un articolo di guest blogging, sono strategie per attirare traffico di qualità.

Scrivere in modo standardizzato

Fai in modo che il tuo blog sia riconoscibile. Con il tempo e con la pratica potrai dare un tono ed un’impronta ai tuoi contenuti. Ricorda che nella comunicazione il codice è importante quanto il messaggio. Pertanto dedica molta attenzione a come scrivi i tuoi testi e pensa sempre a chi sono diretti. Avere un tono riconosciuto dai tuoi lettori è un fattore di brand identity fondamentale.

Non scrivere in modo SEO-Friendly

Se scrivi sul web devi avere due basi fondamentali.

  1. La perfetta conoscenza grammaticale della lingua in cui scrivi.
  2. La perfetta conoscenza di come si scrive una pagina ottimizzata per la SEO. Più saprai mettere H1, H2 al punto giusto e migliore sarà la resa del tuo blog.

Se ti manca una di queste due componenti sarà molto difficile avere un buon riscontro da parte del pubblico. Comunque non disperare grammatica e SEO on-page si possono sempre imparare.

Non misurare i tuoi dati

Per controllare l’andamento dei tuoi articoli è fondamentale avere uno strumento che misuri le performance di ogni contenuto. In questo modo potrai analizzare, valutare ed ottimizzare per avvicinarti sempre di più ai tuoi obiettivi. Gli strumenti che puoi utilizzare sono molteplici: da Analitycs, Seozoom e Semrush solo per citarne alcuni.

 

Infine quando concludi un articolo, ricordati di creare sempre un call to action per i tuoi lettori! Come questa che trovi qui sotto! Se vuoi approfondire o discutere qualche punto scrivici!

LinkedIn: i contenuti al centro del tuo personal branding

LinkedIn: i contenuti al centro del tuo personal branding

LinkedIn sta cambiando

LinkedIn, il social network dei professionisti, sta da qualche anno attraversando un grande cambiamento che coinvolge tutti coloro che utilizzano questa piattaforma per il proprio business. I contenuti sono sempre più centrali per fare un’attività di personal branding efficace.

Non conosci LinkedIn? Scopri qui il nostro articolo:

LinkedIn: cos’è e come sfruttarlo al meglio per la tua carriera

Le principali novità

Vediamo alcune delle principali novità, che nell’ultimo periodo, hanno segnato principalmente LinkedIn:

Trending Storylines

Il 22 marzo all’interno del blog ufficiale di LinkedIn è stata data la notizia dell’attivazione delle storie negli USA. Cosa sono?

Storylines are daily curated interest-based feeds about the most important developing stories in your industry. They help you discover and discuss news, ideas and diverse perspectives from the largest group of professionals, publishers and editorial voices ever assembled.

Come già visto per Instagram, Facebook e WhatsAp le storie sono dei piccoli racconti che possono essere fatti dall’utente per descrivere le novità che riguradano la tua attività professionale. Un modo molto efficace per coinvolgere la propria audience.

Nuovo Layout

Dal 2017 è stato attivato un nuovo layout di LinkedIn, un’interfaccia più simile a Facebook che offre maggiore spazio ai contenuti. Il Layout si presenta con un design più minimal rispetto al passato e con una forte impronta mobile. Secondo il seguente schema:

    1. La parte centrale è completamente dedicata alla condivisione di articoli, aggiornamenti e foto.
    2. La parte destra è quella dedicata alle informazioni principali di contatto con foto, nome e profilo professionale dell’utente.

Ecco una veloce panoramica video del nuovo formato LinkedIn:

Le chat

Negli USA è già stato attivat0 da qualche tempo (anche in Italia sta arrivando) il servizio di messaggistica istantanea che permette di avviare delle chat in tempo reale con altri utenti di LinkedIn. Un nuovo modo di interagire: sarà possibile contattare un profilo ed iniziare a scambiarsi messaggi sulle proprie esperienze e aspirazioni lavorative. LinkedIn offrirà anche suggerimenti mirati agli interessi degli utenti. Uno strumento molto utile per esigenze di recruiting ed head hunting o per avviare un primo contatto con un possibile cliente.

  • Pulse

La piattaforma di LinkedIn dedicata al blogging è ora interamente disponibile in lingua italiana. Un indicatore molto importante di quanto i contenuti stiano diventando il motore principale del Social Network. Per rendere il tuo profilo più appetibile devi fare un costante lavoro di personal branding postando articoli e contenuti che mostrino alla tua rete la validità delle tue conoscenze professionali. Un’occasione anche per i profili aziendali che possono attraverso Pulse descrivere i propri valori e le proprie eccellenze per attirare i migliori candidati.

Hasthag

 

Come in tutti i principali social network anche su LinkedIn gli #hashtag stanno diventando uno strumento utile per aggregare contenuti e affinare le proprie ricerche.

Hashtags included in your posts (or others) are now tappable and lead to search results so that you can discover other posts with the same hashtag. Simply add a hashtag to your post and it will be automatically available publicly, or if you want it to be only visible to your connections you can easily change your sharing settings (more on privacy below). As you would expect, you can also search for a hashtag to see all public posts tagged with it.

With the addition of the Posts tab on the search results page, we’ve also been experimenting with a new “Top” tab to help you get to what you’re looking for quickly. This new tab organizes and surfaces the best search results from the most relevant verticals (People, Jobs, etc.).

Conclusioni

Abbiamo visto alcune principali novità che il social network professionale più utilizzato al mondo ha introdotto negli ultimi mesi. L’indicazione chiara che emerge è come LinkedIn stia adattando la propria piattaforma per diventare uno strumento di personal branding che ha come motore centrale i contenuti.  Qualsiasi sia il tuo status professionale (professionista, consulente, dipendente o imprenditore) per raggiungere i tuoi nuovi contatti professionali hai a disposizione una suite che ti permette di creare contenuti, dialogare in tempo reale, e cercare quello di cui hai bisogno. In una parola devi essere attivo e pensare al piano di contenuti migliore che ti aiuti ad emergere.

Vuoi sapere come fare? Contattaci siamo a tua disposizione per una valutazione della tua comunicazione professionale

 

Sicurezza WordPress: 10 consigli per proteggere il tuo sito

Sicurezza WordPress: 10 consigli per proteggere il tuo sito

WordPress è sicuro?

Questa settimana ci occupiamo di un tema fondamentale ma che spesso non ha la considerazione che merita: la sicurezza. La prima domanda che ci poniamo quando decidiamo di fare un sito con WordPress è se si tratta di un CMS affidabile. La nostra risposta è sì, WordPress è un sistema su cui si può investire per i propri progetti web.

Scopri qui perché noi abbiamo deciso di utilizzarlo per noi e per i nostri clienti:

Perché fare un sito con WordPress è meglio

Molte altre persone nel mondo hanno fatto la nostra stessa scelta. Circa il 28% dei siti presenti nel web utilizza wordpress.

Trusted by the Best: 28% of the web uses WordPress, from hobby blogs to the biggest news sites online

Nessun software al mondo è però full-safe al 100%, nonostante il continuo lavoro degli sviluppatori per rendere il nostro CMS sempre più sicuro (qui trovate alcune info in merito: https://wordpress.org/search/security+release) è sempre buona norma tenere a mente alcune regole fondamentali per rendere il nostro sito protetto e quanto più possibile immune da potenziali rischi. Vediamo qui alcuni consigli fondamentali per evitare brutte sorprese.

Cos’è la sicurezza?

La prima domanda che dobbiamo porci è cos’è la sicurezza. La risposta ci arriva direttamente dal blog di WordPress:

Security is not an absolute, it’s a continuous process and should be managed as such. Security is about risk reduction, not risk elimination, and risk will never be zero. It’s about employing the appropriate security controls that best help address the risks and threats as they pertain to your website.

La sicurezza  non è qualcosa di assoluto, non ci sarà mai il rischio zero. Si tratta invece di un processo continuo che include l’uso appropriato degli strumenti e delle azioni giuste per abbassare il più possibile la percentuale di rischio. Ecco 10 attività che vi consigliamo vivamente di mettere in atto:

#1. Aggiorna costantemente WordPress, Plugins e temi

 

Rendi una buona abitudine il costante aggiornamento di WordPress. I tuoi Plugin ed il tuo tema devono essere sempre in linea con gli ultimi aggiornamenti presenti. Questo ti aiuta ad eliminare gran parte dei possibili problemi di sicurezza. Sembra un suggerimento scontato ma non lo è, basta vedere le cifre qui sotto:

#2. Fai pulizia

Elimina dal tuo sito WordPress tutto ciò che non è essenziale ed utile. Ogni Plugin che tu decidi di installare aggiunge codice alla tua installazione di WordPress e, se non è pienamente sicuro, crea delle possibili falle in cui si possono intrufolare file malevoli. Scegli con cura cosa mettere sul tuo sito e scarica solo plugin sicuri e con le migliori recensioni. Ecco qui una lista di alcuni must have.

#3. Utilizza User e Password Sicuri

L’accesso al backend del tuo sito è come la porta di casa tua. Ovviamente deve avere una buona serratura, altrimenti sarà facilmente violata dai malintenzionati. Per rendere sicuro il tuo backend utilizza User e Password complesse. Non usare mai Admin come user e password come “123” perchè questo renderà estremamente semplice il lavoro a chi vorrà forzare i tuoi accessi.

Crea Password lunghe e complesse tipo questa: W&La5L!’XvMWcwoerfvnvrtu980 e aggiornala periodicamente

Se non hai abbastanza fantasia nel creare una password, online trovi molti password generator tools che possono darti un valido aiuto.

Un ottimo modo per rendere ancora più sicuro il tuo accesso al backend è attivarlo con doppia identificazione. Un ottimo plugin per fare ciò è Google Authenthicator o Two factors authentication.

#4. Fai Backup

Non dimenticare mai di fare backup costanti del tuo sito WordPress. Avere sempre una copia di sicurezza del tuo sito web ti salva la vita! Qualsiasi imprevisto ti possa capitare puoi sempre tornare indietro e salvare tutto il tuo lavoro sei hai un backup recente. Crea un calendario ed attieniti ad esso. Puoi fare backup manuali o affidarti ad un Plugin che faccia questo lavoro per te.

#5. Cambia i prefissi delle tabelle

Il prefisso delle tabelle del database viene fornito di default con “wp_”. Cambialo, non tenerlo perché molti script malevoli danno per scontato che sia così.

#6. Imposta i permessi corretti per cartelle e file

Questo è un suggerimento molto tecnico su cui WordPress insiste molto. Se non sei un esperto limitati ad impostare i seguenti permessi:

  • 644 per i file
  • 755 per le cartelle

Non impostare mai una cartella o un file con permesso 777! poiché chiunque con questa impostazione può metterci mano.

Se desideri approfondire il discorso qui trovate una guida completa fornita da WordPress.org.

#7. Usa un buon plugin per la sicurezza del tuo sito

In WordPress trovi plugin per fare qualunque cosa e anche per la sicurezza ci sono delle ottime soluzioni. WordFence è un ottimo plugin da installare sulla tua piattaforma per avere un’efficace protezione. Disponibile anche nella versione free permette di avere tutto sotto controllo grazie ad una dashboard completa ed intuitiva. Offre inoltre un servizio di scan del sito, un firewall, servizio blocco ip e controllo del traffico live.

#8 wp_login.php

Questa è la porta d’ingresso del cuore del tuo sito. Oltre ad una user e password sicura, fai in modo che l’accesso a questa pagina non sia semplice. Hai due modi:

  • Utilizza un plugin che protegga da brute force attacks, limitando il numero di tentativi di accesso. Ti consigliamo wp-limit-login-attempts.
  • Cambia l’URL di amministrazione e sposta l’accesso su un altro indirizzo.

#9. Proteggi il file wp-config

Il file wp-config.php è uno delle componenti fondamentali del tuo sito. Una vera e propria miniera di informazioni che riguardano i vari accessi alla tua piattaforma. Se finisse in mani sbagliate potrebbe essere un grosso problema. Non tutti sanno che è possibile bloccare l’accesso a questo. Come? Nel file .htaccess inserisci questa striscia di codice:

 

#10. Usa il buonsenso

Ultimo consiglio. Al di là di tutte le conoscenze tecniche e le azioni possibili che si possono fare bisogna usare il buon senso. Aggiornati! Rimani sempre informato sulle ultime novità del settore. Ogni volta che metti online un nuovo sito cerca di elaborare un insieme di procedure legate alla sua sicurezza e testa la loro efficacia. In questo modo avrai un modus operandi collaudato che ti permetterà di proporre azioni valide.

Il tuo sito WordPress è sicuro? Vuoi fare un controllo? Contattaci!

 

Nuovo trailer del documentario sul Monte Bianco

Vi presentiamo il nuovo trailer della H.AL con riprese di Andrea Bertero, regia di Diego Nicotra e Andrea Bertero, soggetto di Andrea Bertero e scritto da Annalisa Boaretto.

La Funivia dei Ghiacciai

La possibilità di collegare tramite funivia l’Italia e la Francia, attraversando il Monte Bianco, questa era l’idea visionaria dell’ingegnere Dino Lora Totino. Negli anni Quaranta studiò e progettò un collegamento tra due stazioni  prestigiose: Courmayeur e Chamonix, in un massiccio di straordinaria bellezza.

Il superamento del Monte Bianco: il trailer

Il trailer riassume le riprese che andranno a comporre il documentario sulle imprese fatte sul Monte Bianco. Nel 2015 si è celebrato il Cinquantenario dall’apertura al pubblico del traforo del Monte Bianco ed è stata inaugurata la nuova funivia. La grande opera italo-francese è iniziata nel 1957 e, attraverso video-interviste e documenti dell’epoca, si vuole rendere merito alla figura del suo ispiratore, l’ingegner Dino Lora Totino. Il documentario è nato prendendo in considerazione due fronti: da un lato il traforo e dall’altro la funivia. La sfida tra la natura così affascinante, ostica e imponente e l’uomo così piccolo ma dotato di ingegno sconfinato. Dal trailer emerge il superamento dei limiti imposti dall’impervio territorio e da un monte che divideva due popolazioni che mai come allora desideravano comunicare tra loro. Un’opera monumentale che si inserisce in un momento storico singolare. La Seconda Guerra Mondiale è finita solo pochi anni prima e, nazioni un tempo rivali, vogliono ora dialogare e costruire solidi legami per un futuro di pace e serenità dopo gli orrori del recente conflitto.  Ecco che un corridoio per avvicinarsi più facilmente sembra essere un forte segnale in questo senso. Uno dei tanti fondamentali passaggi che che culmineranno nel 1958 con la nascita della Comunità Europea ed i Trattati di Roma.

Le interviste

Per la realizzazione del trailer ringraziamo per la disponibilità: Adriana Lora Totino, Sergio Blengini, Marco Petrella e Giuseppe Giobellina.

Nelle interviste, grazie ad un sapiente utilizzo del montaggio si alternano pareri e informazioni tecniche sulla struttura e sull’innovazione che questa ha portato nella zona a una versione privata di chi ha conosciuto personalmente l’ingegner Dino Lora Totino. L’istituzionale e il personale si fondono in un’unica visione per dare un panorama a 360 gradi di ciò che è stata e che è tutt’oggi il superamento del Monte Bianco.

S.o.s. e-commerce. Perché il tuo e-commerce non vende?

S.o.s. e-commerce. Perché il tuo e-commerce non vende?

Il sito web è l’estensione della tua azienda nel mondo digitale e se è dotato della funzione di e-commerce è un vero e proprio negozio digitale sempre on line. Non riesci a vendere o non vendi abbastanza con il tuo e-commerce? Scopri alcuni strumenti e trucchi per analizzare i punti critici di un e-commerce e per capire perché non funziona come vorresti.

1. Impatto visivo

Tutti noi giudichiamo un sito web dal primo impatto visivo, così come facciamo con una persona che vediamo per la prima volta, la giudichiamo dall’aspetto esteriore. Se il tuo sito non è gradevole alla vista, non è professionale, affidabile e veloce da navigare, le persone lo abbandonano e cambiano sito. Avviene tutto in pochi secondi. È molto importante curare il layout grafico del sito e accertarsi che sia responsive perché sempre più persone fanno acquisti da mobile. Alcuni accorgimenti per dare sicurezza: il logo dev’essere posizionato in alto a sinistra, il carrello in alto a destra, le condizioni contrattuali, l’informativa sulla privacy, i metodi di pagamento e le informazioni aziendali nel piè di pagina. Accertati di avere un cloud server dedicato e acquista un certificato SSL che protegge lo scambio di informazioni tra gli utenti e il server. Per monitorare la velocità del tuo e-commerce puoi usare Google Analytics e il sito https://www.gmetricx.com

2.Visite giornaliere e visibilità su Google

Il tuo sito conta meno di 50 visitatori al giorno? Se la risposta è sì, le probabilità di vendere sono pari a zero. Occorre correre ai ripari pianificando le attività su Google (e non solo) atte a portare utenti qualificati nel tuo sito web. Uno strumento di riferimento è Google Search Console, un servizio gratuito offerto da Google che ti consente di monitorare e gestire la presenza del tuo sito nei risultati della ricerca Google. Inoltre per analizzare la tua strategia Sem e avere una visione complessiva della visibilità sui motori di ricerca puoi usare i tool www.seozoom.it e www.semrush.it

 

e-commerce

3. Semplicità e chiarezza

Un e-commerce è prima di tutto una vetrina dove sono esposti i prodotti destinati alla vendita.

Le immagini e i contenuti devono essere semplici e chiari. I punti critici sono la scheda del prodotto e l’intero processo di acquisto. Una traduzione errata, un’informazione mancante (es.: costi e tempi di spedizione, metodi di pagamento) o una registrazione obbligatoria spingono l’utente ad abbandonare il sito senza concludere l’ordine. Un valido tool da usare per registrare i flussi dei clic è www.hotjar.com

4. Stagionalità dei prodotti

Molte vendite sono influenzate da eventi, ricorrenze e stagioni. Alcuni esempi sono gli occhiali da sole, i piumini, gli ombrelli e gli ombrelloni. Puoi individuare le tendenze e prevedere i picchi di vendite con Google Trends (https://trends.google.it/trends).

Conclusioni

Ora non ti resta che mettere in pratica i consigli che ti abbiamo dato e iniziare a vendere!

Se vuoi una consulenza compila il form qui sotto con i tuoi dati e sarà nostra cura contattarti.

di Sheila Gibalerio