Giu 6, 2016 | cinema
Il cinema di Monsieur Hulot
Da oggi nelle sale saranno proiettati, per quattro settimane, i capolavori di Jacques Tati in versione restaurata. Monsieur Hulot il personaggio reso celebre da Tati torna al cinema con Mio zio, film di 58 anni fa che gli è valso l’Oscar come miglior film straniero e vincitore del Gran Premio della Giuria all’undicesimo festival di Cannes.
Il film è una delle satire più riuscite sulla società e sulla vita moderna. Oltre a Mio zio, sarà poi possibile vedere anche: Tempo di divertimento, Le vacanze di Monsieur Hulot e Giorno di festa (film d’esordio di Tati).
Mag 30, 2016 | cinema
Secondo Ken Loach:
“È importante, oggi, far sentire anche un’altra voce. Non si può affrontare le crisi politiche attuali senza conoscere quelle del passato“.
Queste le parole del regista Ken Loach, vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes 2016 che ha deciso di mettere gratuitamente su You Tube alcuni suoi film per prendere in contropiede il mondo della pirateria e quello dell’elitismo culturale.
Mag 23, 2016 | cinema
La palma d’oro a Ken Loach
La palma d’oro del Festival di Cannes è andato al settantanovenne Ken Loach per I, Daniel Blake, un film sulla vita di un disoccupato costretto a chiedere assistenza sociale.
Mag 19, 2016 | cinema
Il digitale da Méliès a Spielberg
Il rapporto tra cinema e finzione, o meglio, tra cinema e le nuove tecnologie, risale a Il viaggio sulla luna di George Méliès inteso come falso che si mescola abilmente nella settima arte. Con il passare dei decenni e con l’approdo al digitale questa commistione si è sempre fatta più sottile e meno evidente. Lo si evince in particolar modo dal nuovo film di Steven Spielberg Il Grande Gigante Gentile (Il GGG).
Nel film prodotto e distribuito dalla Disney viene tracciata una nuova via in materia di utilizzo del digitale in un film fantastico. Sul gigante gentile, interpretato da Mark Rylance (già visto ne Il ponte delle spie) viene impostata la tecnologia a servizio della parte sentimentale del personaggio.
La commistione del digitale con l’analogico si confonde in maniera così abile quasi da non riuscire a delinearne i confini e si mette al servizio di idee che provengono dalle origini del cinema per allargare ulteriormente l’immaginazione.
Mag 12, 2016 | cinema
Le stelle sotto il Museo del Cinema di Torino
Il sindaco Piero Fassino ha incaricato il direttore del Museo del Cinema Alberto Barbera di individuare i primi 20 nomi che saranno ricordati con una stella incastonata nella pavimentazione di via Montebello. E così anche Torino avrà la sua Walk of Fame. Si comincerà con nomi più celebri come Michelangelo Antonioni, Ettore Scola, Marcello Mastroianni, Audrey Hepburn che hanno lavorato per qualche tempo a Torino.
Tra i nomi più torinesi spiccano invece Erminio Macario e Raf Vallone oltre a coloro che hanno lasciato una grande eredità con archivi e ricerche come Maria Adriana Prolo (colei che ha dato vita al Museo Nazionale del Cinema). L’idea è di diffondere ulteriormente, in Italia e nel mondo, l’immagine di Torino.
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