Mag 28, 2014 | grafica
Anjana Iyler è una designer che tra i suoi progetti grafici (design), ne ha proposto uno particolarmente curioso. Found in translation è il titolo.
aware
Trattasi di una sorta di calendario di 100 giorni e per ogni giorno l’artista ha deciso di pubblicare delle immagini di una parola intraducibile.
prozvonit
Ogni lingua ha, nel suo vocabolario, alcune parole che sono intraducibili all’estero ed è per questo che Anjana ha deciso di spiegarle attraverso delle illustrazioni. Una parola svelata al giorno e, così, i mondi linguistici vengono ad incontrarsi in una forma semplicissima di comunicazione: il disegno.
Mag 21, 2014 | cinema
Lo scopritore
Luciano Martini, un endocrinologo appassionato di cinema, ha ritrovato e acquistato negli Stati Uniti il primo film documentario realizzato da Luchino Visconti. Il filmato fa parte del lungometraggio Giorni di Gloria del 1945 che colleziona altri materiali video di Giuseppe De Santis, Marcello Pagliero, oltre che dello stesso Visconti.
Il regista Luchino Visconti
Il video in questione era stato incaricato dall’esercito anglo-americano per filmare il processo contro l’ex questore di Roma Pietro Caruso e poi la fucilazione che ne seguì dello stesso Caruso, del delegato Scarpato e di Pietro Koch. Il debutto cinematografico di Visconti avvenne nel 1944, è il suo primo esordio di cinema verità che tratta il triste episodio dell’eccidio delle fosse Ardeatine. Oltre ad essere un documento cinematografico è anche un importante documento storico che il Dott. Martini ha riportato alla luce. Questa scoperta ci permette di recuperare un’inedita opera che segna il debutto alla regia del celebre registra milanese, alimentando la curiosità di tanti appassionati che ogni giorno cercano rarità sconosciute in ogni angolo del mondo.
Mag 13, 2014 | cinema
Il progetto è partito da lontano
Interessante iniziativa del giornalista Errico Buonanno che dal 15 maggio 2014 proporrà su corriere.it una miniserie sui ragazzi degli anni 90 di 15 puntate girate da lui stesso nel 1997.
Errico Buonanno
Un racconto video dei suoi 18 anni e sull’Italia di quel periodo. Come dice il regista stesso, tutto iniziò quando gli regalarono una telecamera, fu lì che decise di filmare la sua vita quotidiana dell’ultimo anno di Liceo per “salvare” il se stesso diciottenne e lasciarlo al lui del futuro.
Da questo materiale filmato ne esce una miniserie rimontata secondo le tecniche attuali dove sarà possibile rivedere l’Italia di allora e la generazione che si affacciava alla maggiore età alla fine degli anni Novanta.
Viene raccontata la generazione a cavallo tra il vecchio mondo analogico ed il moderno mondo digitale, quella che ha visto l’alba di internet e il mondo dei propri genitori cambiare: dalla scuola all’università fino alla precarietà del lavoro.
Questa è probabilmente l’ultima generazione che ha fatto in tempo a vedere certe cose e che, per prima, ha vissuto tutti i cambiamenti di questi ultimi anni. Come eravamo per capire cosa siamo e quello che saremo.
di Stefano Buroni
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