Etnografia e bellezza delle immagini

Etnografia e bellezza delle immagini

Fosco Maraini al MAO di Torino

Al MAO di Torino è stata prorogata un’interessante mostra su Fosco Maraini, un intellettuale appassionato di etnografia, dell’oriente e, in particolar modo, delle tradizioni culturali giapponesi. A dieci anni dalla sua scomparsa, il Museo d’Arte Orientale ha voluto ricordarlo esponendo una serie di fotografie scattate da Maraini nelle isole Hèkura e Mikurìa, al largo delle coste occidentali giapponesi. Nei suoi scatti, Maraini ha ritratto la comunità Ama e alcune donne dedite alla pesca e ad altre attività.

Fotografia scattata da Fosco Maraini

Fotografia scattata da Fosco Maraini

Le immagini fotografiche riprendono, oltre alle azioni quotidiane, anche la fresca bellezza inconsapevole di queste donne. All’interno della mostra si può ammirare inoltre un pregevole cortometraggio documentaristico di sapore etnografico che, con riprese subacquee girate dallo stesso Maraini, segue i movimenti delle donne Ama immerse nell’acqua limpida.

Quando la letteratura diventa cinema

Quando la letteratura diventa cinema

Il giovane favoloso

Può un autore tanto amato e odiato tra i banchi di scuola diventare un divo del grande schermo? Può la letteratura farsi movimento e l’immagine diventare poesia? Il giovane favoloso di Mario Martone, in concorso alla settantunesima Mostra del Cinema di Venezia, è un film che prova a rispondere affermativamente a queste domande e lo fa trattando un inedito Giacomo Leopardi con tutte le sfaccettature di un personaggio a tutto tondo. A vestire i panni del poeta è il bravissimo Elio Germano candidato alla Coppa Volpi per lo studio maniacale sui movimenti e sulla voce che rendono il poeta di Recanati più umano.

Il giovane favoloso

Il giovane favoloso

 

Dice Martone: “Leopardi parla a chiunque sia giovane, non solo anagraficamente, proprio per la spinta verso la libertà che lo caratterizzava”. Il film uscirà nelle sale italiane il 16 ottobre e solo da quel momento sapremo se il film ha colpito nel segno: far diventare di uno splendido letterato anche un eroe cinematografico controcorrente.