Puntualmente è uscito il resoconto di We Are Social che, in collaborazione con Hootsuite, ci offre una panoramica globale sull’andamento dello spazio digitale nel mondo.
In un anno decisamente anomalo che ha visto l’avvento di una pandemia mondiale, molti indicatori hanno subito interessanti modifiche e nuovi trend stanno velocemente prendendo piede nelle nostre abitudini digitali. Forse mai come nell’ultimo periodo internet ed i social sono entrati nel nostro vivere quotidiano modificando molto il modo di vivere delle persone e delle aziende.
I primi dati importanti per analizzare al meglio lo scenario contemporaneo sono 5:
Popolazione Mondiale: siamo 7,83 miliardi ad inizio 2021. La crescita è di circa l’1% annuo, questo vuol dire che la popolazione mondiale è cresciuta di circa 80 milioni di unità nel corso del 2020.
Mobile: 5,22 miliardi di persone nel mondo usano abitualmente telefoni cellulari. Parliamo di circa il 70% della popolazione. Anche qui parliamo di una crescita dell’ 1% rispetto all’anno precedente, 93 milioni di persone che nel corso del 2020 hanno avuto accesso ad un telefono cellulare per la prima volta.
Internet: 4,66 miliardi di persone accedono ad internet, un incremento del 7,3% (o 316 milioni) rispetto allo stesso periodo del 2020. La penetrazione internet mondiale si attesta al 59,5%. Una bella fetta di popolazione ad oggi non accede ad internet.
Social media: sono 4,20 miliardi gli utenti delle piattaforme social, un incremento del 13%, 490 milioni di persone nuove sui social. La penetrazione delle piattaforme social si attesta quindi al 53% della popolazione mondiale. Da notare come dei 5 principali indicatori i social sono quelli che sono cresciuti maggiormente.
dati popolazione were social social digital 2021
Global headlines were-social-digital-2021
Utilizzo dei social nel 2021
Le piattaforme social sono sempre più le principali protagoniste del nostro stare online. Complice la pandemia che ha costretto tutto il mondo a stare forzatamente in casa abbiamo visto che si è registrata una crescita del 13% di utenti. Questo innalzamento ha portato la popolazione social a superare i 4 miliardi di utenti.
Con il crescere degli utenti cresce leggermente anche il tempo medio speso sui social, oggi siamo a circa 2h25 minuti, un tempo praticamente uguale a quello del 2020, ma che negli ultimi 6 anni è aumentato di oltre 30 minuti. Basti pensare che solo nel 2015 passavamo solo 1h51minuti sulle piattaforme sociali.
tempo speso sui social were social digital 2021
Ci sono differenze sostanziali da Paese a Paese, In Italia per esempio trascorriamo una media di 1h52 minuti online, siamo quindi al di sotto della media mondiale. Il paese più attaccato a Facebook e compagni sono le Filippine in cui l’utilizzo media supera le 4 ore.
I social più utilizzati nel 2021?
Sappiamo che i social ci stanno sempre più coinvolgendo, che cresce il numero di minuti che passiamo ad intrattenerci con i loro contenuti ma quali sono le piattaforme che hanno più successo?
Facebook si conferma sempre la n°1 con quasi 3 miliardi di utenti attivi
Youtube si posiziona al secondo posto con 2,291 utenti attivi
Al terzo posto troviamo Whatsapp che ha recentemente raggiunto i 2 miliardi di utenti
Instagram è quinta con oltre 1 miliardo di profili
Sale tantissimo TikTok con 689 milioni di utenti
Top social platforms were digital 2021
Ma quanto tempo spendiamo online?
Al di là dell’utilizzo dei social che raccolgono una gran parte del nostro tempo online la domanda che ci interessa sapere è quanto tempo spendiamo online?
Interessante notare che siamo online praticamente lo stesso tempo che spendiamo dormendo. L’utente medio passa online circa 7 ore al giorno, vale a dire circa quasi la metà del nostro tempo di veglia. Si tratta di un aumento di oltre un quarto d’ora al giorno rispetto alle rilevazioni del 2020. L’utilizzo della rete in Italia si mantiene su ottimi livelli, con 6h22 minuti siamo tra i primi paesi europei come utilizzo.
Il Mobile si conferma come il mezzo principale di accesso al web, grazie ai nostri smartphone spendiamo il 52% del totale di quanto stiamo connessi
tempo speso giornalmente su internet were social 2021
Perché utilizziamo internet?
L’analisi di We Are Social indaga i motivi principali per cui gli utenti utilizzano internet. La ricerca di informazioni è la motivazione principale che porta le persone a connettersi. Il 63% del campione afferma di connettersi per documentarsi. Il secondo motivo, sicuramente un effetto della pandemia, è restare in contatto con parenti ed amici. Seguono praticamente a pari passo l’aggiornamento su news ed eventi e la ricerca su come fare le cose (gli ormai indispensabili tutorial). Interessante notare la crescita dell’uso di internet per la formazione, la gestione delle finanze, il gaming ed il desiderio di conoscere nuove persone. Segno che ormai gran parte delle nostre attività si sono spostate online.
Motivi per cui usiamo internet were social 2021
Velocità della connessione ad internet? A quanto viaggia il mondo nel Web
Con un utilizzo sempre maggiore delle rete per fare diverse attività che vanno dal lavoro allo svago, la velocità di connessione gioca un ruolo centrale. Il mondo viaggia ad una media di 42,70 MBPS in download. In Italia ci attestiamo poco al di sotto di questa soglia con una velocità media pari a 40.83. Il Paese più “lento” in termini di connessione è l’India con 12,91, mentre Emirati Arabi Uniti, Corea del Sud, Cina ed Australia sono rispettivamente i 4 più veloci.
Velocità internet we are social digital 2021
Social Search:
Un fenomeno che si sta sviluppando in modo interessante è la social search. Le generazioni più giovani quando devono cercare informazioni su un brand utilizzano di più i canali sociali rispetto ai “tradizionali”motori di ricerca. Dai 16 ai 24 è importante notare come la social search raccolga vaste fette di utilizzo, mentre dopo i 25 anni l’utilizzo dei motori di ricerca è ancora predominante. Un indicatore molto importante per chi si occupa di advertising a seconda del brand e del target di riferimento diventa fondamentale scegliere dove essere più visibile.
Social search were social digital 2021
E-commerce e dintorni nel 2021?
A detta di molti siamo definitivamente entrati nella fase del commercio online. Secondo quanto riportato dalla presente ricerca sembra proprio di sì! La schermata E-commerce adoption qui sotto mostra la percentuale di utenti tra i 16 ed i 64 anni che hanno acquistato qualcosa online nell’ultimo anno. La media mondiale è molto alta e si attesta intorno al 76%, In Italia abbiamo addirittura fatto meglio con una percentuale di circa l’80%.
Ecommerce Adoption were social digital 2021
Quali sono i settori merceologici che sono andati meglio online?Fashion & Beauty è la categoria che ha “beneficiato” di più della situazione straordinaria del 2020, con oltre 665 miliardi di dollari spesi dai consumatori. Il settore Food & Personal care è il segmento che ha registrato la variazione relativa più positiva, +41%.
Settori crescita ecommerce were social 2021
Accede tutto il mondo alla rete?
L’indagine mostra con particolare attenzione alcune slides che indicano quali sono le percentuali di utilizzo di internet in rapporto alla popolazione. Accanto a paesi molto connessi come il Nord Europa ed il Nord America in cui si raggiungono percentuali pari al 96%, ci sono zone dell’Africa in cui la percentuale arriva solo al 26%. Inoltre troviamo Paesi come la Corea del Nord, L’Eritrea ed il Sud Sudan in cui oltre il 90% della popolazione non accede ad internet.
Cosa ci dice questa analisi?
Il report redatto da We are Social racconta anno dopo anno la bussola di un mondo che va sempre più verso il digitale, abbiamo scoperto che nel 2020 abbiamo passato online circa 7 ore al giorno per fare gran parte delle attività che prima facevamo online. Certamente i dati di quest’anno risentono del Covid che ci ha costretto per tanto tempo a casa. Sarà interessante notare quanto cambieranno queste cifre nei prossimi anni. Sicuramente passata la pandemia (si spera il prima possibile) riprenderemo a vivere offline molte cose che oggi facciamo in rete. Questa analisi ci dice però che sempre di più la rete è il mondo in cui entriamo quando cerchiamo informazioni su qualcosa. Diventa pertanto fondamentale per tutte le aziende (grandi o piccole) essere presenti per parlare con il proprio pubblico.
Secondo una ricerca condotta lo scorso anno da Randstad siamo un Paese che tarda a digitalizzarsi. Scopriamo di più:
Cos’ è il digital awareness
Si chiama digital awareness ed è letteralmente la “consapevolezza digitale”, ovvero il saper gestire i vari strumenti digitali a disposizione: dallo smartphone, ai social network. Ebbene, secondo una ricerca condotta dalla multinazionale olandese Randstad sul digital awareness sul posto di lavoro, l’Italia appare digitalmente indietro. Su 12 mila addetti in 33 Paesi del mondo, solo il 30% delle aziende italiane dispone di un personale adeguato. Il dato va a cozzare col 90% dei dipendenti italiani ritiene che le aziende dovrebbero sviluppare una strategia digitale.
In altre parole i dipendenti considerano la digitalizzazione un elemento fondamentale per il successo dell’azienda che può essere più competitiva sul mercato ma 2 lavoratori su 3 si sentono scarsamente qualificati in questo campo per essere spendibili nel mercato del lavoro futuro. Siamo di fronte ad un dicotomia che deve essere presto risolta se non vogliamo rimanere indietro rispetto al mondo in evoluzione.
Per molte aziende il 2017 è stato l’anno in cui iniziare a stare al passo con l’era digitale. Il 56% percento delle piccole e medie aziende, secondo un’indagine Doxa, crede nelle potenzialità web marketing. Dal 2013 ad oggi le aziende coinvolte nel digital marketing è salito dal 27% al 58%. Purtroppo ci sono ancora aziende ferme a siti di 15 anni fa. Molte non hanno ancora un proprio sito internet e il 50% delle aziende non ritiene che il web influenzi i consumatori nei processi di acquisto di prodotti e servizi (e chi lo va a spiegare ad Amazon, Zalando e compagnia bella?).
Il 2017 si è aperto all’insegna della fiducia degli italiani nell’impresa in cui lavorano. Come abbiamo visto però, molto spesso manca la consapevolezza che sapendo usare bene gli strumenti digitali si possa essere davvero competitivi sul mercato.
Tra i tool digitali utilizzati dalle aziende ci sono i social network, guidati in primis da Facebook. Le PMI attive hanno inoltre capito negli ultimi 4 anni il ruolo chiave dell’e-commerce e delle app per promuovere il loro business. Dal 19% del 2013 si è passati al 30% di oggi.
Senza dover arrivare ad un multitasking spinto che, tra l’altro, vede solo il 2% dei lavoratori districarsi su più canali digitali con profitto, si può approfondire il mare magnum del digitale per essere maggiormente competitivi e per stare al passo con i tempi. Molti contributi per la digitalizzazione delle realtà aziendali arriva dall’Unione Europea. A tal proposito ci permettiamo di segnalare il programma Horizon 2020 , un programma europeo per la Ricerca e l’Innovazione (2014-2020). Date un’occhio ai bandi della vostra Regione o direttamente a quelli europei senza filtri. In tal modo si potrebbe iniziare a camminare nella giusta direzione incentivando la conoscenza digitale per districarsi nel mondo del web avendo i giusti strumenti.
Per la compilazione di questi bandi in genere c’è bisogno di affidarsi un professionista che sia non solo un consulente digitale ma che sia anche in grado di compilare correttamente un bando.
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Negli ultimi tre mesi dell’anno Google ha dato avvio a due nuove applicazioni dedicate alla comunicazione: Allo e Duo. Secondo le intenzioni di Mountain Wiev, le due nuove nate dovrebbero andare a sostituire le “vecchie” Hangouts e Messenger. Vediamo in breve in cosa consistono queste due nuove app e cosa offrono.
Allo e Duo
ALLO
Allo è un’applicazione dedicata alla messaggistica istantanea che punta al segmento di mercato in cui domina WhatsApp. Il prodotto pensato da Google offre in più un sistema di Intelligenza artificiale capace di dialogare con l’utente e supportarlo nella ricerca di informazioni nel web. Proprio questo aspetto è fondamentale: inserire un’ IA all’interno di un’app di uso giornaliero che interagisca in tempo reale con noi. A tre mesi del lancio Allo ha registrato circa 10 milioni di download, una buon dato ma ancora molto lontano dai numeri su cui viaggia il principale competitor.
DUO
Duo è dedicata alla videochiamate one-to-one e si propone come un’alternativa a Skype e FaceTime. Il concetto è avere un’app per rendere le video-chiamate semplici come le normali telefonate. Il sistema infatti non offre particolari funzioni extra. Nella schermata della video-chiamata compaiono solo 3 tasti: uno per cambiare la sorgente video (telecamera fronte/retro), uno per mettere mettere muto il microfono e l’altro per terminare la conversazione.
Quale futuro avranno? ad oggi si tratta di due nuove applicazioni che provano ad introdurre un nuovo modo di comunicare tramite chat e video-chiamate, ma i progetti di BigG puntanto già ad una integrazione all’interno di un’unica app, come confermato da Justin Uberti, Technical Lead for Duo e Co-lead for Allo.
Google ha recentemente pubblicato la classifica delle ricerche più popolari durante il 2016, dividendole in 9 grandi search list ordinate per argomento. Vediamo quali sono state le maggiori parole ricercate nel mondo e in Italia.
Ricerche Globali
Nel mondo vediamo che nel 2016 la parola che è stata cercata maggiormente è Pokemon Go, seguita da Iphone7 e Donald Trump, fresco vincitore delle Elezioni Americane. Le Notizie più cliccate sono state le Elezioni Presidenziali Americane che precedono altri due importanti eventi del 2016: Le Olimpiadi di Rio e la Brexit. La categoria film vede al primo posto Deadpool, al secondo Suicide Squad e al terzo The Revenant. C’è anche una classifica che riguarda le ricerche sulle celebrità che ci hanno lasciato durante quest’ultimo anno, dove in cima troviamo Prince, seguito da David Bowie. A proposito di musica i tre più cercati nel 2016 su Google sono Celine Dion, Kesha e Micheal Bublè.
Google 2016
E in Italia?
Anche nella classifica Italiana domina, nelle ricerche generali, Pokemon Go, al secondo troviamo le Olimpiadi di Rio e al terzo gli Europei di Calcio. I personaggi più cliccati dagli Italiani nel 2016 sono David Bowie, Donald Trump e Bud Spencer. Molto interessate vedere alcuni trend di ricerca della classifica dei perchè? La domanda n°1 è perché si intasa il braciere, seguita da perché i gatti hanno paura dei cetrioli. Il significato più richiesto a Google è quello della parola idolatria. La meta delle vacanze in cima alle ricerche degli Italiani è Corfù, seguita da Pantelleria. Le ricette più cliccate sono tiramisù, peperonata e zucchine in carpione.
In questo video, condiviso da Google, “Year in search” abbiamo un riassunto delle top news del 2016.
La SEO (Search Engine Optimizations) si evolve alla velocità della luce, vediamo insieme cosa può riservarci per il 2017. Vi proponiamo 3 tendenze che cresceranno e si consolideranno nel prossimo anno.
seo
CONTENUTI
I contenuti saranno sempre più importanti e fondamentali perchè sta cambiando il modo in cui cerchiamo su internet. Sebbene le keywords siano sempre importanti, è altrettanto vero che sempre più gli utenti non si limitano ad utilizzare una semplice parola per cercare ma frasi o intere domande che garantiscano un migliore risultato in termini di ricerca. Diventa pertanto fondamentale gestire al meglio i propri contenuti per rispondere a questa tendenza.
MOBILE
Il traffico da mobile ha cambiato il modo di fare web e la SEO negli ultimi anni. Il traffico si sta, sempre di più, allontanando dai Notebook. Nel 2015 Google ha cambiato l’algoritmo, favorendo i siti che offrivano un’esperienza di navigazione confortevole anche da mobile. Recentemente, nel novembre 2016, Google ha annunciato che sta sperimentando il Mobile First Index. I siti non verranno più interpretati da Big G, simulando un dispositivo desktop ma il mobile diventerà il dispositivo definitivo di riferimento. Se pertanto il vostro sito presenta meno contenuti o una scarsa fruibilità da Mobile, verrà probabilmente penalizzato.
RICERCA VOCALE
La ricerca Vocale è una novità dell’ultimo periodo. Un modo di fare ricerca, veloce e diretto, che può svilupparsi in modo molto interessante diventando, già dal 2017, uno dei maggiori trend dell’era digitale. Behshad Behzadi, direttore della ricerca vocale in Google, ha annunciato che la percentuale di errori di riconoscimento si sta sempre più riducendo e che in un futuro, forse non così lontano, la voice search potrà rimpiazzare la search box. Sarà quindi importante seguire lo sviluppo di questa nuova tendenza, capendo come adattare al meglio testi e contenuti per rispondere a questo nuovo modo di fare ricerca.
Gli utenti stanno diventando sempre più connessi e collegati ai contenuti attraverso i quali ricercano le informazioni di cui hanno bisogno per la propria vita quotidiana. Saper intercettare queste tendenze significa essere preparati alle nuove sfide del 2017!
Nell’era di internet e dei social network, in cui siamo costantemente connessi, ecco crescere sempre di più l’esigenza di sapere utilizzare questi strumenti in modo appropriato.
Nelle cronache si legge spesso di giovani vittime di cyberbullismo che in alcune situazioni hanno conseguenze estremamente spiacevoli.
Insegnare quindi alle nuove generazioni l’uso corretto del web diventa un’esigenza fondamentale.
Per questo nasce Zanshin Tech, la prima arte marziale digitale, adatta a tutti, in cui vengono fusi i principi delle arti marziali con le moderne tecnologie.
logo zanshin tech
Zanshin è una parola giapponese che indica lo stato di vigilanza serena che il maestro deve avere durante e dopo un’aggressione.
Attraverso l’analisi di casi reali si insegna agli allievi come rispondere e fermare un’aggressione telematica ed impedire che questa diventi qualcosa di potenzialmente pericoloso.
La pratica di questa nuova arte comprende lo studio, sia delle componenti Hardware (pc, mobile, tablet), sia delle componenti Software (programmi, social network) cosi da sapere usare queste tecnologie in modo consapevole.
Dove poter seguire i corsi? A Genova e Pavia, ma confidiamo che si diffonda presto in altre città.
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H.AL è una web agency con sede ad Asti che si occupa non solo di realizzazione di siti internet, ma può curare interamente la tua comunicazione digitale.
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